Italia a caccia dei primi podi a Dubai. In gara il campione europeo Fabio Venturini con Samuele Pampana, Melissa Pasquali e Alessia Paoloni
DUBAI
Servizio ANSA delle 16.34
L'allegria che aveva animato la comitiva sul volo Roma-Dubai tre giorni fa, e poi nei due giorni trascorsi nell'assolata capitale dell'oro nero, ha cominciato a dileguarsi. E' finito il tempo degli scherzi, le pecette appiccicate sulla schiena dei tecnici ignari, dello shopping negli invitanti mega-centri commerciali. Domani comincia la terza edizione dei campionati mondiali di nuoto della specialita' di fondo (o acque aperte). In palio le medaglie d'oro della cinque chilometri (uomini alle 10:30, donne alle 11, ore italiane): arriva la tensione, affiora qualche dubbio, ritorna un certo dolorino. Il gruppo si stringe intorno a coloro che, per primi, entreranno in acqua. E allora, forza Fabio Venturini e Samuele Pampana, Melissa Pasquali e Alessia Paoloni: non rimane che buttarsi e dare l'esempio. Venturini e' un ventisettenne laziale doc: nasce e vive a Frascati (uno dei cosiddetti 'castelli' romani) a dieci chilometri da Castelgandolfo dove pero' non va mai a nuotare (preferisce Bracciano); gareggia per la AS Nuoto Colleferro (Ciociaria industriale), e' in forza al Centro sportivo della Marina. A Madrid nel maggio scorso ha conquistato il titolo europeo sulla distanza e qui si ritrova sulle spalle la responsabilita' del favorito: ''Non mi aspettavo di vincere a Madrid, anche se avevo ottenuto un argento agli Europei di Helsinki nel 2000, e il bronzo dei 10 km ai campionati mondiali di nuoto di Fukuoka nel 2001''. E' diventato improvvisamente l'erede di Luca Baldini, il fuoriclasse che, dopo i trionfi di Fukuoka e con tutta una carriera da arricchire davanti, fu fermato dai medici per problemi al cuore. Domani Venturini, che e' suo amico dal 1997, cerchera' di non farne sentire la mancanza. Che gara ha programmato? ''Non potendo contare su un finale particolarmente veloce, dovro' far parte della testa della gara - spiega -. Io del resto non sono un succhiaruote (come, per esempio, i russi n.d.r.), ma partecipo sempre attivamente alla competizione''. Negli studi si e' fermato dopo la maturita', che dispiega a piene mani quando compete. Figlio di una insegnante di educazione artistica, ne ha ereditato la passione per la pittura: ''Passo dall'impressionismo all'astratto, mi rilassa''. Domani, nel circuito quasi trapezoidale dei Mondiali di Dubai, dovra' darsi all'espressionismo, tirar fuori tutto quello che ha per dipingere una gara perfetta. Avra' contro una cinquantina di avversari, fra i quali si segnalano, minacciosamente, due tedeschi (Hein e Lurtz), due russi (Drattsev e Luchnikov), l'inglese Birchner, lo statunitense Thompson, e Santacaterina, australiano con radici italiane. Gli stessi da cui si dovra' guardare Simone Pampana, eterno piazzato e talento non espresso a causa, si dice, di una testa particolare. ''Sono un po' una testa calda'': ammette ridendo un po' di se' il quasi 28enne nato a Pisa, tifoso del Pisa, ma residente a Livorno, si puo' immaginare con quanta calcistica sofferenza. ''In acqua sono impulsivo - prosegue -, a volte faccio cose che non dovrebbero essere fatte (come mettersi a discutere coi giudici e perdere di vista gli avversari - n.d.r.). Dicono di me che sarei il migliore nei 1500? Esagerano. Sono normale in piscina. Dicono anche che lavoro poco, ed e' vero. Sono il...velocista della situazione. Gli altri fanno 22 km al giorno, io arrivo a 14''. Ama il surf e girare il mondo con un compagno della societa' Nuoto Amaranto (ma e' in forza anche al CS Carabinieri). Rimarra' sempre nel nuoto. Dopo smesso di gareggiare, ma c'e' tempo, vorrebbe insegnare ai bambini. Come Melissa Pasquali, che a 32 anni (ma ne dimostra tanti di meno) e' la veterana del gruppo e non rinuncia a inseguire una medaglia nei 5 chilometri. Allenata dal padre Sergio, che e' qui con sua moglie, e' tesserata con la Fiorentina Nuoto e rincorre la gloria conquistata con l'argento ai mondiali di specialita' di Honolulu nel 2000. ''Purtroppo ieri mi si e' riaffacciato un dolorino alla schiena - rivela - che mi ha un po' bloccato, ma spero di essere a posto per la gara di domani pomeriggio''. Domani in acqua le fara' compagnia, fin che sara' possibile, Alessia Paoloni che, con i suoi 19 anni, e' la piu' giovane dopo Lucrezia Terradura (che sara' impegnata poi nei 10 km). ''Tutte le volte che affronto una prova ho un po' di paura: mi chiedo che cosa ci sia sotto la superficie dell'acqua, ma poi in gara passa. Colpa dell'inesperienza'' - confessa con una punta di timidezza. Domani avra' poco tempo per pensare, pero': ''Dovro' partire veloce perche' altrimenti poi mi rimane difficile trovare il ritmo di gara giusto'', osserva la promettente atleta della Vela Nuoto Ancona, che ha l'hobby dei viaggi. Domani le due azzurre dovranno guardarsi, fra le 22 avversarie, soprattutto dalla statunitense Meclarty, dalle russe Popova e Ilchenko, dalla olandese Van Dyck, dalle tedesche Camrau e Biller, dalla canadese Stutzel, dalla ceca Pechanova.
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