Domenica 21 agosto era in tribuna allo Stadio del Nuoto a sostenere Lorenzo Marsaglia e Giovanni Tocci, poi d’argento continentale, nel Sincro 3 metri. Cinque giorni dopo la scaletta che porta sui trampolini la sale lui a 75 anni. La storia del romano Vincenzo Russo, classe 1947 come Klaus Dibiasi, lascia spazio ad emozione, commozione e voglia di vivere.
La passione per i tuffi è nata appena cinque anni fa, per invogliare il figlio Hari, oggi 13enne e tesserato per la Carlo Dibiasi, a non mollare con la piscina e lo sport, soprattutto dopo la prematura e dolorosa morte della mamma, nonché moglie di Vincenzo. “Non aveva più voglia di andare in piscina, di tuffarsi e allora gli ho detto, per stimolarlo, che avrei iniziato ad allenarmi con lui, negli stessi giorni e orari. E così, un po’ per caso, nel 2017 è iniziato un percorso nuovo nella mia vita e grazie ai Master oggi sono qui a Roma 2022”.
Ex consulente aziendale, Vincenzo Russo oggi è insegnante di Yoga: “Tuffi e Yoga sono due discipline che si conciliano alla perfezione, perché il controllo di mente e corpo è fondamentale in entrambe. Quello dei tuffi è un ambiente favoloso: c’è un rispetto dell’avversario incredibile e non ci sono invidie; si famigliarizza facilmente”. Il programma di Vincenzo Russo agli Europei Master di Roma è in stile Chiara Pellacani: senza pause. “Sarò in gara dal metro e dalla piattaforma 5 metri che è la mia specialità: già essere qui, comunque, è una soddisfazione immensa per tutti noi Master”. Intanto ha vinto dai 3 metri (categoria 75-79) con 93.85 punti.
Foto di Giorgio Scala / DBM
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