La prima medaglia d'oro dell'Italia alla 17esima edizione dei campionati del mondo, in svolgimento a Budapest, è del nuoto sincronizzato. Manila Flamini e Giorgio Minisini vincono la routine tecnica del duo misto con 90.2979 punti, 34 millesimi di punto davanti alla Russia, d'argento con 90.2639; staccati gli Stati Uniti, bronzo con 87.6682.
Si tratta di un medaglia storica, memorabile, mai prima d'ora conquistata e strappata ai maestri russi ed al genio dello spettacolo Bill May, promotore del sincro maschile ed artefice dell'inserimento, prima al mondiale, e successivamente ai campionati europei, del duo misto, in attesa che anche le Olimpiadi apprezzino le potenzialità di un esercizio amato da atleti e pubblico.
La prestazione di Manila e Giorgio propone un tema di grande attualità come "A scream from Lampedusa" - curato da Michele Braga con la coreografia di Anastasija Ermakova - che fotografa il dramma, l'amore e la speranza di tante famiglie che ogni giorno fuggono dall'odio della guerra, dalla piaga della fame e dalla persecuzione politica e religiosa.
E' stato proprio il grande impatto emotivo e la straordinaria interpretazione dei protagonisti a fare la differenza in una gara che, mai come questa volta, ha visto in acqua due coppie tecnicamente equivalenti, come gli azzurri e i russi Mikhaela Kalancha e Alexandr Maltsev.
I russi propongono la Carmen di Bizet e gli statunitensi Bill May e Kanako Kitao Splendlove (originaria del Giappione, medaglia d'argento con la squadra ad Atene 2004 con la sua nazione, che vive e lavora a Las Vegas, nella stessa company di Bill May) presentano il Sexy Rock 'n Roll Classic di Isaac.
Il russo Maltsev esce sbilanciato dal trust con la piroetta e forse la coppia alla fine paga questo errore. Manila e Giorgio, invece, sono perfetti, fanno molto meglio del preliminare (88.2492) e fissano il loro punteggio record. Nell'esecuzione ricevono 27.2000, nell'impressione artistica 27.4000 e negli elementi 35.6979.
Gli elementi abbiamo imparato a conoscerli bene e in questi giorni sono diventati motivo di discussione, oltre che per i tecnici, anche per il pubblico e tutti gli appassionati del sincro e degli sport d'acqua; sono il marsuino con torsione a 360°, la sequenza di gambe di balletto, il barracuda, il cavaliere e il marsuino con torsione e avvitamento.
Il viaggio verso la libertà inizia dalla fine. I due sbarcano ma Giorgio si accorge che Manila non ce l'ha fatta, la solleva in braccio e urla di dolore. Poi si tuffano e inizia lo show, il remake che ripercorre gli ultimi giorni della loro storia d'amore e di speranza. I giudici apprezzano. Il pubblico è in delirio. Sono campioni del mondo. "E' il coronamento di un sogno - commenta emozionatissima Patrizia Giallombardo, direttore tecnico della nazionale - e il frutto del grande lavoro di tutto lo staff azzurro. Ringrazio Rossy, Roby e Nassia, loro capiranno. L'armonia tra i due ha fatto la differenza, sono diventati un corpo unico e hanno reso questo doppio equlibrato. Ha vinto la coppia, Giorgio è formidabile, ma lasciatemi ringraziare pubblicamente Manila per la forza e l'impegno che ci ha messo. E' stata una tigre". Poi le lacrime prendono il sopravvento e il bordo vasca diventa teatro di abbracci, selfie e canti di gioia. Tutti intorno al Presidente Paolo Barelli, "ragazzi siete stati straordinari, sono orgoglioso di voi", sono le prime parole del numero uno della Federnuoto che ha seguito la gara trepidante dalla tribuna e appena ha visto il punteggio è sceso ad abbracciare i suoi pupilli.
"Dimmi che è vero" chiede Manila, "sì, è vero" risponde Giorgio. Questa volta le urla sono due: a quelle di dolore che aprono l'esercizio con Giorgio che tiene in braccio Manila, si aggiungono quelle di gioia con le lacrime che rigano il viso quando sul tabellone appare il punteggio finale. "Da piccolo sognavo di partecipare al mondiale, poi sognavo di vincerlo - esordisce Giorgio Minisini - ho sempre avuto grandi ambizioni e il mio carattere mi ha aiutato ad arrivare fin qui. La finale l'abbiamo vinta noi ma questa è la medaglia dell'Italia". "Tutti sul podio a cantere l'inno con noi", prosegue Manila Flamini, che poi risponde ai complimenti del direttore tecnico azzurro. "Sono contenta e la ringrazio per quello che ha detto ed ha fatto per me e per noi in questi anni. Personalmente c'ho creduto dall'inzio alla fine. In tutti gli allenamenti ho dato sempre il massimo. Testa e fisico, anche sotto fatica non mi sono mai tirata indietro. Altre al mio posto, in alcuni momenti, forse avrebbero mollato, io no. Sono testarda e quando una cosa mi sta a cuore lotto fino alla fine per ottenerla. Patrizia Giallombardo ha creduto in me e la ringrazio pubblicamente, insieme a tutto lo staff e alle mie compagne, per avermi dato fiducia e coraggio. Con Giorgio quest'anno abbiamo fatto un lavoro straordinario su questo esercizio e vedere che è piaciuto a tutti, giudici e grande pubblico, ci ripaga della fatica, del sudore, delle ore di allenamento".
Con questo stesso esercizio Flamini e Minisini hanno vinto la Coppa Europa a Cuneo totalizzando 85.6144 punti. Con il tecnico misto precedente, invece, avevano conquistato l’argento agli europei di Londra 2016 e il bronzo ai mondiali di Kazan 2015.
Giorgio Minisini è nato a Roma il 9 marzo 1996. E' tesserato per le Fiamme Oro e l'Aurelia Nuoto Unicusano. Il suo tecnico è Rossella Pibiri. Con lui a Budapest c'è tutta la sua famiglia, manca soltano il fratello Marco. Mania Flamini è nata a Velletri il 18 settembre 1987. "Ma a Velletri ci sono soltanto nata - sorride e tiene a precisare - perchè mia zia era capo ostetrica all'ospedale comunale e dopo tre giorni sono venuta a Roma. Sono romana al 100%". Anche lei è tesserata Fiamme Oro e Aurelia Nuoto Unicisano. Il suo tecnico è Roberta Farinelli. Anche lei ha ha tutta la famiglia al seguito, cominciando dal marito Marco Bolognesi, ex nuotatore.
Non finisce qui. C'è ancora la routine libera del duo misto che può regalare nuove, grandi, emozioni con Giorgio Minisini in coppia con Mariangela Perrupato. Venerdi 21 il preliminare e sabato 22 luglio la finale che chiuderà il programma del sincro a Bubapest 2017. "Ci pensiamo da domani - afferma Giorgio - adesso godiamoci questa medaglia. La prima cosa che faccio è mangiare un gelato cocco e nutella". "Io invece ho voglia di una carbonara - dice Manila - ma devo aspettare di tornare a casa per mangiarla".
La famiglia Minisini e la famiglia Flamini sono a Budapest. Non potevano mancare nel giorno in cui Giorgio e Manila scrivono la storia del nuoto sincronizzato italiano. Con Giorgio sono presenti la sorella Diana che allena a Buch, un comune di 267 abitanti del Canton Sciaffusa in Svizzera, ed è stata convocata dalla squadra nazionale del Liechtenstein per fare da seconda all’altra italiana Alessandra Mauri, il papà Roberto che è giudice internazionale di sincro ed era in giuria anche oggi, la mamma Susanna De Angelis, la capostipite, allenatrice della NC Civitavecchia, che è stata il primo tecnico di Giorgio e di suo fratello Marco, che adesso gioca a pallanuoto in serie A2 con la NC Civitavecchia ed ha praticato il sincro a livello giovanile.
Con Manila ci sono il marito Marco Bolognesi, la mamma Daniela Pecci e il papà Moreno, la nonna Fernanda Ionni di 82 anni, la zia Michela Pecci, lo zio Fabrizio Spinelli con la moglie Maria Canetti, la cugina Valentina Spinelli, la suocera Paola D'Orazi e la sarta Susanna De Angelis (omonima della mamma di Giorgio) che ha cucito il vestito insieme alla mamma Daniela.
Quarta medaglia iridata, prima d'oro. L'Italia ha conquistato tre medaglie mondiali prima dello storico oro odierno: a Roma 2009 con Beatrice Adelizzi nella routine libera del solo, a Kazan 2015 con Giorgio Minisini insieme a Mariangela Perrupato nel libero del duo e con Manila Flamini nel tecnico.
Podio del duo misto tecnico
1. Manila Flamini e Giorgio Minisini (Ita) 90.2979
2. Mikhaela Kalancha e Aleksandr Maltsev (Rus) 90.2639
3. Bill May e Kanako Kitao Spendlove (Usa) 87.6682
Foto Giorgio Perottino/Deepbluemedia.eu
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