Ha scalato una posizione nella classifica mondiale, era nona a Shanghai ed è ottava qui a Barcellona. Ha stabilito il record personale di punti fissandolo a 89.200 e si è avvicinata al suo obiettivo che si chiama Despoina Solomou. “Ma l'obiettivo è solo rimandato – assicura il commissario tecnico della Nazionale, che la segue fin da quando era piccola, Patrizia Giallombardo – mancano pochi dettagli per raggiungere la greca. Per lei gioca ancora il fatto di essere la più piccola. Tre anni in più di esperienza sono tanti ma lei ha un potenziale enorme”. Linda Cerruti, la stella nascente del sincronizzato azzurro, l'atleta in cui sono riposte le migliori speranze dello staff tecnico e non solo, oggi si è esibita da grande. Ha ricevuto 44.700 per l'esecuzione e 44.500 per l'impressione artistica. Voleva fare meglio rispetto ai preliminari e ci è riuscita. La greca è ancora avanti a lei con 89.600, ma manca davvero poco per superarla, e la britannica Jenna Randall è finita dietro con 87.500. La classifica è più bella di quella del mondiale 2011 e i progressi di Linda in questi due anni lo sono ancora più. “Questo è stato un anno particolare, possiamo dire – continua il ct – e senza la scuola ha cominciato a fare allenamenti diversi. Con lei stiamo lavorando gradualmente, un'atleta si construisce in tre/quattro anni e noi puntiamo in alto, alle prossime Olimpiadi. I numeri per arrivarci bene ce l'ha. Tra le sue coetanee è sempre stata una delle migliori e rispetto alle più grandi sta crescendo tecnicamente e mentalmente”.
La medaglia d'oro è andata al collo della russa Svetlana Romashina che ha totalizzato 96.800, seconda la cinese Xuechen Huang co 95.500 e terza la spagnola Ballestero Carbonell con 94.400 punti. Linda Cerruti è attesa ancora da tre gare: il solo libero e il doppio tecnico e libero insieme a Costanza Ferro. “Abbiamo optato per un doppio giovane da lanciare subito per guadagnare tempo e accelerare il processo di migloiramento. Siamo coscenti che inizialmente possiamo perdere qualche posizione ma confidiamo che in futuro questo possa tornarci utile e ripagarci con gli interessi”.
A seguire Linda ci sono il papà Romeo e il fratello Gianluca. “La seguo da sempre – dice Romeo – fin da quando aveva 7 anni ed ha cominciato a fare sincronizzato. Mi sono perso soltanto un paio di manifestazioni, ma in quel caso c'era mia moglie Lucia. Con lei ci diamo il cambio per stare sempre vicino a Linda. A Shanghai per il suo esordio mondiale c'ero ma l'emozione che ho provato oggi è stata come quella della prima volta. Il sincro lo ha scelto lei. Lo ha preso come un lavoro, lo fa con piacere e serietà. Si allena tutti i giorni con passione. Non ha tempo neanche per la patente. L'ha presa da pochi mesi. Siamo felici per lei e per noi stessi, soprattutto la mamma, ex ateta di ginnastica ritmica, che ha sempre avuto un debole per il nuoto sincronizzato”.
Anche la squadra si è ben comportata oggi. Nei preliminari del team tecnico si è classificata sesta con 89.600 (44.500 e 45.100) qualificandosi per la finale di lunedì 22 luglio alle 19. “Tutti ci hanno detto che meritavamo di arrivare davanti al Canada, che ha chiuso quinto con 90.100 – commenta il ct azzurro Giallombardo – e il nostro obiettivo è di superarlo in finale. Le ragazze sono state molto brave. Ieri in allenamento mancava qualcosa, oggi in gara ho visto in loro determinazione e voglia di arrivare. Siamo contente”. “Con Giulia Lapi e Mariangela Perrupato – aggiunge – abbiamo voluto rinforzare la squadra perchè con questo gruppo puntiamo a qualificarci alle prossime Olimpiadi”. Le altre componenti della squadra sono Elisa Bozzo, Beatrice Callegari, Camilla Cattaneo, Manila Flamini, Dalila Schiesaro e Sara Sgarzi. Il progetto è avviato.