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Tuffi dalle grandi altezze Cagnotto show a Furore

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La vice campionessa mondiale sarà la madrina della 24esima edizione del Marmeeting il 4 luglio e si tufferà dalla scogliera amalfitana. Per lei è stata approntata una piattaforma ad otto metri di altezza

ROMA
I campioni più famosi si sono tuffati dalle grandi altezze. Italo Salice, Adriano Giannini, Vittorio Ferrara, Giorgio Cagnotto, Klaus Dibiasi, soltanto per citarne alcuni. Sarà così anche per Tania Cagnotto, medaglia d'argento ai Mondiali di Roma 2009 nei tre metri sincro insieme a Francesca Dallapè e di bronzo nei tre metri individuali per la terza volta consecutiva, dopo Montreal 2005 e Melbourne 2007. L'atleta azzurra il 4 luglio si tufferà dagli otto metri nel golfo di Furore, sulla Costiera Amalfitana, a trenta chilometri da Salerno, in occasione della XXIV edizione di Marmeeting, la gara di tuffi dalle grandi altezze organizzata da Oreste Varese, di cui sarà la madrina. L'idea di invitare la campionessa azzurra come ospite d'onore è stata del Presidente Onorario di Inticom Luciano Cimmino.
Questa volta lo scenario non sarà quello di una gara internazionale ma di una piattaforma montata apposta per lei nella roccia del fiordo di Furore che si affaccia sul mare e che guarda Positano. "Sono rimasta incantata dalla Costiera Amalfitana - dice Tania Cagnotto - e ho deciso di partecipare alla manifestazione con grande entusiasmo. L'idea mi è piaciuta subito. Tuffarsi in acqua marina non è la stessa cosa della piscina perchè l'impatto e la consistenza sono differenti. In questo caso è un po' più complicato". Tania Cagnotto, che dal 2 al 6 giugno sarà a Changzhou (Cina) per la XVII edizione della Coppa del Mondo Fina insieme a Francesca Dallapè, ha già visionato il golfo che il 4 luglio la vedrà protagonista della sua prima performance dalla scogliera. 
I precedenti più illustri sono quelli di Italo Salice, Giorgio Cagnotto e Klaus Dibiasi. Nel 1961 Italo Salice si tuffò dai 27 metri della Montagna Spaccata di Gaeta per girare la scena di un film. "Ero la controfigura di Giuliano Gemma - ricorda il tecnico - per il film in costume Arrivano i titani e dovetti saltare in mare dalla scogliera e con me c'era Vittorio Ferrara. Sei anni dopo, nel '67, per un altro film, ho ripetuto l'esperienza insieme ad Adriano Giannini". Nel 1980 ad Acapulco Giorgio Cagnotto si tuffò dai 18 metri. "La tecnica è completamente diversa da quella della piscina - spiega il Commissario Tecnico della Nazionale di tuffi - perchè superate certe altezze bisogna entrare di piedi e non di testa. Per Tania, che salterà da otto metri, è diverso e probabilmente eseguirà un salto mortale a mezzo in avanti". Negli anni '70 Klaus Dibiasi si tuffava dalla torretta che sovrastava il castello della piscina Le Najadi di Pescara per un'altezza complessiva di 15 metri.
Giorgio e Tania Cagnotto si trasferiranno a Furore due giorni prima della gara per provare lo specchio d'acqua.