Dodici anni al vertice sono qualcosa di importante, di unico. Non dobbiamo mai dimenticarlo. Neanche nei momenti di delusione. Se un quarto posto olimpico fa male, significa solo che bisogna dirle grazie. Sempre e per tutte le meravigliose gioie che ci ha regalato. Oggi le è mancato il guizzo. E a noi tutti resta un forte buco nello stomaco perchè Federica Pellegrini è e rimarrà per sempre sinonimo di vittoria e successo per tutto il nuoto italiano.
Nella finale dei 200 stile libero, la più attesa dal pubblico di Rio, la portabandiera italiana è quarta per 26 centesimi di troppo, con il tempo di 1'55"18, lontano dall'1'54"55 nuotato il 26 giugno scorso al Trofeo Settecolli Clear (migliore prestazione italiana in tessuto). Vince la fuoriclasse statunitense, già campionessa del mondo a Kazan dai 200 ai 1500 e olimpica dei 400, Katie Ledecky con 1'53"73, seconda la svedese Sarah Sjostrom, potenza pura ed oro nei 100 farfalla, con 1'54"08; terza l'emergente australiana, più volte protagonista in stagione, Emma McKeon con 1'54"92. Federica chiude settima in 27"09 i primi cinquanta metri, i più delicati, è ottava a metà gara (56"45), risale fino alla quinta posizione ai 150 metri (1'25"84) e negli ultimi cinquanta metri supera la cinese Shen Duo ma non l'australiana McKeon. A 25 metri dall'arrivo sembrava fatta, il sorpasso inesorabile, invece il podio sfugge. Amaramente. "Non me lo so spiegare - racconta la 28enne seguita da Matteo Giunta e tesserata per il CC Aniene - le sensazioni erano completamente diverse da quelle provate nei giorni scorsi. Pensavo di poter limare 7/8 decimi. Invece sono arrivata agli ultimi 50 metri che non ne avevo più e onestamente sono sopresa. Ieri avevo nuotato con maggiore semplicità, anche nell'ultimo cinquanta. Non pensavo di fare questo tempo. Mi sembra di vivere in un piccolo incubo: rispetto alle semifinali ero un'altra in acqua; sono abbastanza grande per capire quelle che sono le mie senzazioni. Mi dispiace moltissimo perchè con due decimi in meno avrei preso la medaglia. Comunque ho dato tutto, ho spinto più possibile''.
Nella prima semifinale dei 100 stile libero (corsia 2) Luca Dotto è settimo con 48"49 e tredicesimo nella classifica generale. Perde qualcosa alla partenza, recupera alla grande e forza il passaggio (22"80) che lo vede secondo ai 50 metri, è in linea con i primi nella vasca di ritorno ma gli mancano gli ultimi metri e scivola via. "C'ho provato - commenta Luca - il passaggio è stato uno dei miei migliori, ma a quindici metri dalla fine non ne avevo più. Le sensazioni erano buone. Ho provato a fare la gara veloce ma alla fine mi sono scomposto. Peccato, perchè se avessi ripetuto i miei tempi di quest'anno potevo entrare in finale". La sua semifinale la vince lo statunitense Nathan Adrian che con 47"83 segna anche il miglior tempo d'ingresso in finale. In batteria Luca Dotto aveva chiuso in 48"47 (23"39 il passaggio) segnando il decimo tempo. Il suo record italiano è 47"96 timbrato a Riccione il 21 aprile scorso. Si fermano in semifinale anche Alessia Polieri nei 200 farfalla (semifinale 2, corsia 8) con il quattordicesimo tempo di 2'09"35 e Luca Pizzini nei 200 rana (semifinale 1, corsia 8) anche lui con il quattordicesimo tempo di 2'11"53. "Esperienza unica. Ho chiuso la stagione in bellezza. In acqua ho provato a non pensare alla stanchezza e ho dato il massimo", dice Alessia Polieri che ha la migliore prestazione italiana in tessuto dei 200 farfalla con 2'07"49 nuotato quest'anno in semifinale agli europei di Londra. "Ho dato tutto quello che avevo ma purtroppo non è bastato. Mi dispiace perchè non rispecchia il buon lavoro che ho fatto in allemento", spiega Luca Pizzini che ha la migliore prestazione italiana con il costume in tessuto dei 200 rana con 2'10"39, tempo con il quale il 19 maggio scorso agli europei di Londra ha conquistato la medaglia di bronzo.
Federica Pellegrini è nata a Mirano (Venezia) il 5 agosto 1988. Papà Roberto e mamma Cinzia vivono a Spinea insieme al fratello Alessandro. E' in Nazionale da 13 anni, da quando ne aveva 15. Tesserata con il Circolo Canottieni e allenata da Matteo Giunta. E' la portabandiera della delegazione italiana alla 31esima edizione dei Giochi Olimpici estivi, a Rio de Janeiro. Ha guidato gli Azzurri durante la cerimonia di apertura il 5 agosto presso l'Estádio Jornalista Mário Filho, il Maracanã, proprio nel giorno del suo ventottesimo compleanno.
Innumerevoli le pagine di storia firmate dalla "divina del nuoto", che a 16 anni e dodici giorni diventa la più giovane atleta italiana di sempre a salire su un podio olimpico individuale con l'argento nei 200 stile libero ad Atene 2004, riportando una nuotatrice italiana sul podio olimpico dopo 32 anni da Novella Calligaris (argento nei 400 stile libero; bronzo negli 800 stile libero e nei 400 misti a Monaco 1972). Federica Pellegrini conquisterà l'oro olimpico quattro anni dopo, a Pechino 2008, nelle insolite finali nuotate al mattino, col record mondiale di 1'54"82.
Nella sua carriera - in auge dal primo titolo italiano vinto a Ravenna nell'aprile 2003 ai campionati assoluti primaverili nei 100 stile libero in 55"95 - conquista 50 medaglie internazionali tra cui 2 olimpiche (un oro e un argento nei 200 stile libero), 9 mondiali (4 ori, 4 argenti e un bronzo), 15 europee (7 ori, 4 argento e 4 bronzi) in vasca lunga e 4 mondiali (un argento e 3 bronzi) e 14 europee (7 ori, 2 argenti e 5 bronzi) in vasca corta, stabilendo 11 primati mondiali; diventa la prima e unica atleta a firmare due doppiette nei 200 e 400 stile libero in due edizioni consecutive dei campionati mondiali, peraltro tornando dai tessuti gommati (Roma 2009) a quelli in tessuto (Shanghai 2011). Nel giorno del ventisettesimo compleanno, il 5 agosto scorso, conquista l'argento nei 200 stile libero a Kazan diventando la prima e unica atleta a salire sul podio mondiale della stessa specialità per sei edizioni consecutive. Lo scorso 21 maggio agli europei di Londra, eguaglia grandi campioni come il russo Alexander Popov, l'ucraina Jana Klochkova, la polacca Otylia Jedrzejczak e l'ungherese Katinka Hosszu, vincendo per la quarta edizione consecutiva i 200 stile libero (aveva iniziato a Budapest 2010).
In carriera le manca soltanto l'oro ai campionati mondiali in vasca corta dove ha detenuto il record del mondo dei 200 stile libero per sei anni (2008-2014); mentre continua a detenere il primato mondiale in vasca lunga col tempo con il quale vinse l'oro ai mondiali di Roma 2009, ovvero 1'52"98. Il 18 dicembre scorso aggiunge un'altra perla alla sua infinita collana di successi: vince con la staffetta del Circolo Canottieri Aniene la 4x100 mista ai campionati assoluti invernali di Riccione e conquista il 100esimo titolo italiano della carriera; adesso è a quota 106 (56 ai primaverili, 28 agli invernali e 22 agli estivi; 59 individuali e 47 in staffetta).
Nei 200 stile libero ha il terzo tempo stagionale mondiale di 1'54"55 stabilito al Trofeo Settecolli Clear, insieme al sesto stagionale nei 100 stile libero con 53"18 sempre al Settecolli. Ama i suoi tatuaggi, che definisce fotografie di vita, come i suoi smalti, le sue scarpe, le piante, il cibo - come la parmigiana della mamma – e i leoncini di peluche della sua adolescenza.
Nelle altre gare Michael Phelps prima vince i suoi 200 farfalla con 1'53"36, ventesima medaglia d'oro olimpica in carriera e poi la staffetta 4x200 stile libero, ventunesima medaglia d'oro olimpica, insieme ai compagni di squadra Conor Dwyer, Townley Haas e Ryan Locthe (7'00"66); il giapponese Ippei Wantanabe stabilisce il record olimpico dei 200 rana in 2'07"22 (precedente di Daniel Gyurta con 2'07"28 del 2012); l'ungherese Katinka Hosszu vince la finale dei 200 misti segnando di nuovo il record olimpico con 2'06"58 (precedente già suo con 2'07"45 l'8 agosto in batteria).
Si riprende mercoledì 10 agosto alle 13 (le 18 in Italia) con le batterie della quinta giornata. Sui blocchi c'è di nuovo Federica Pellegrini che con Erika Ferraioli è iscritta nei 100 stile libero, Federico Turrini nei 200 misti e la staffetta 4x200 stile libero femminile con Alice Mizzau, Martina De Memme, Chiara Masini Luccetti e Federica Pellegrini. La "divina" è la primatista italiana dei 100 stile libero con il recente 53"18 stabilito il 25 giugno 2016 al Trofeo Settecolli Clear di Roma e Erika Ferraioli ha un personale di 54"30 (20 dicembre 2014 a Riccione) e uno stagionale di 54"70. Federico Turrini vanta la migliore prestazione in tessuto dei 200 misti con 1'58"86 del 12 aprile 2013 ai campionati assoluti di Riccione; quest'anno il suo stagionale è 1'59"61. Il record italiano dei 200 misti lo detiene ancora Alessio Boggiatto con 1'58"33, dal 29 luglio 2009 ai mondiali di Roma. Anche il record italiano della 4x200 stile libero donne è datato Roma 09: era il il 30 luglio 2009 quando al Foro Italico la Nazionale - composta da Renata Fabiola Spagnolo, Alessia Filippi, Alice Carpanese e Federica Pellegrini - chiuse in 7'46"57.
Alessia Polieri, felice ed emozionata per la sua Olimpiade
Semifinali e finali - 4^ giornata
Semifinali 100 stile libero M
1. N. Adrian (USA) 47"83
13. Luca Dotto (ITA) 48"49
Finale 200 stile libero F
1. K. Ledecky (USA) 1'53"73
4. Federica Pellegrini (ITA) 1'55"18
Finale 200 farfalla M
1. M. Phelps (USA) 1'53"36
Semifinali 200 farfalla F
1. M. Groves (AUS) 2'05"66
14. Alessia Polieri 2'09"35
Semifinali 200 rana M
1. I. Wantanabe (JPN) 2'07"22 record olimpico
14. Luca Pizzini (ITA) 2'11"53
Finale 200 misti F
1. K. Hosszu (HUN) 2'06"58 record olimpico
Finale 4x200 stile libero M
1. USA 7'00"66
La scheda tecnica di Federica Pellegrini
Risultati completi
Day by day degli Azzurri
Foto di Andrea Staccioli/Deepbluemedia.eu
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