instagram

Settecolli con Van der Burg e Kromowidjodjo

Nuoto
images/joomlart/article/6da9ae9c843e84d9f1cbfd14f8818bee.jpg

Un bouquet di campioni. Cominciamo a scoprire i grandi protagonisti della 51esima edizione del trofeo Settecolli Clear. Partiamo da due fenomeni internazionali: il campione olimpico Cameron Van der Burg e la regina della velocità Ranomi Kromowidjojo. Ci vediamo a Roma.


Cameron Van der Burgh è nato a Pretoria il 25 maggio 1988. Il nuotatore sudafricano diventa campione olimpico dei 100 rana ai Giochi di Londra, stabilendo il record mondiale con il tempo di 58"46 e dedicando il successo all'amico-rivale Alexander Dale Oen, ranista norvegese tragicamente scomparso tre mesi prima delle gare. "Quando ho toccato il muro" - racconta VDB - "ho guardato verso l'alto e pensato che forse Alex stava indicando me e, ridendo, pensando: come hai fatto ad andare così veloce?"; "è tutto merito tuo amico mio", gli avrei risposto. Già iridato dei 50 rana nel 2009, proprio allo Stadio del Nuoto di Roma, vanta il primato mondiale della distanza sia in vasca lunga con 26"67 sia in vasca corta con 25"94. Nel 2008 aveva già preso parte alle Olimpiadi, ma Pechino non gli portò fortuna: eliminato in semifinale nei 100 rana e settimo con la staffetta mista sudafricana.








Ranomi Kromowidjojo è la regina della velocità. Nata in Olanda, a Sauwerd, il 20 agosto 1990, ha origini indonesiane (nonni materni) e dal Suriname (papà), come è facilmente intuibile dalla sua bella carnagione e dai tratti somatici. Ai Giochi Olimpici di Londra 2012 vince i 50 e 100 stile libero stabilendo in entrambe le specialità il record della manifestazione. Già olimpionica grazie al successo di Pechino 2008 con la 4x100m stile libero, attualmente è allenata da Christiaan Sloof dopo una breve parentesi con Marcel Wouda. I più grandi successi li ha però raggiunti con Jacco Verhaeren - già mentore dei fenomeni Pieter van den Hoogenband (tra i pochi atleti viventi ad avere un impianto intitolato a Eindhoven) e Inge de Bruijn - oggi numero uno d'Australia. Se Jacco fosse rimasto in Olanda, probabilmente il sodalizio non sarebbe saltato. Ma anche i coaches sono ambiziosi. Ama ascoltare i Black Eyed Peas, navigare in internet e postare di tutto sui social media; ottima cuoca, ha l'ideogramma cinese dell'acqua tatuato dietro al polso destro.