Nel 2004 conquistò tre medaglie, ma c'è una gara alla quale tiene particolarmente: i 400 stile libero. "L'Italia ha centrato il podio in tutte le edizioni, nove volte sul podio in otto gare. Proveremo ad allungare la striscia storica"
TRIESTE
L’eroe di Sydney insieme a Domenico Fioravanti. Personaggio indiscusso dello sport italiano, dentro e fuori dall’acqua. Nella precedente edizione dei Campionati Europei in vasca da 25 metri, Vienna 2004, ha vinto più di tutti in casa Italia. Tre medaglie: oro e titolo continentale nei 400 stile libero, argento nei 200 e bronzo nei 1500.
Massimiliano Rosolino, nato a Napoli l’11 luglio del 1978, è cresciuto nella Canottieri Napoli e ne ha difeso i colori per 15 anni; nell’ottobre 2002 si è trasferito alla Larus Nuoto di Cosimo D’Ambrosio, si è allenato in Australia due stagioni e a settembre del 2004 è rientrato a Roma. Da allora è seguito da Claudio Rossetto.
Quattro sono le gare per le quali si è qualificato ma a una rinuncerà sicuramente: i 200 misti. “Un po’ mi dispiace ma capitano nello stesso giorno dei 400 stile libero e preferisco i crawl”. Agli assoluti però è stato un bel ritorno nei 200 misti. “Si e ho piazzato anche un ottimo tempo considerato che ho ripreso ad allenarmi da due mesi. Sono molto contento e in seguito tornerò a cimentarmi. Adesso però ci sono delle priorità”.
L’obiettivo di Rosolino è inequivocabile. Salire sul gradino più alto. “Voglio difendere il titolo europeo fino all’ultimo e migliorare il mio tempo. Ai 400 tengo particolarmente. In Italia ne deteniamo il dominio: 9 medaglie in otto edizioni, 8 ori e un argento tutti miei e di Emiliano Brembilla”.
Stimoli? “A Trieste siamo a casa; non dobbiamo recuperare dal viaggio, né adeguarci a cambiamenti. Ho iniziato più tardi degli altri e preparare gli Europei. Sono tornato in vasca solo due mesi fa. Fortunatamente con l’aiuto di Filippo Magnini e dello staff tecnico ho raggiunto uno stato di forma buono, confortato anche dai tempi ottenuti ai campionati italiani”.
Atleta ma anche personaggio. Le sue vicende personali sono seguite quasi con la stessa attenzione rivolta ai calciatori. Raro per il nuoto. Gratificato o seccato? “In tanti anni di attività ho accumulato fiducia e critiche. Su di me si è scritto e detto molto. Dopo le critiche ricevute per i risultati dei Mondiali ho molto apprezzato gli articoli apparsi ultimamente su alcuni quotidiani nazionali. Sono testimonianze di fiducia e affetto che appagano”.
Più sgradevole una disapprovazione tecnica o un gossip personale? “Senza dubbio la seconda. Nel nostro sport c’è un tempo che riflette la verità e se vai male le critiche fanno parte del gioco. I fatti personali sono un’altra cosa, perché nessuno meglio di te ne conosce la reale evoluzione e consistenza”.
Torniamo in acqua. Progetti per il futuro? “La stagione 2006 sarà piena di appuntamenti importanti e i mesi che divideranno i Mondiali di Melbourne 2007 dai Giochi Olimpici 2008 saranno fondamentali. Diciamo che la nuova stagione dovrà essere un trampolino di lancio per la successiva. Ma adesso pensiamo agli Europei”.