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Europei di Trieste Marin lancia la sfida

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Il vicecampione mondiale e continentale dei 400 misti si cela dietro la scaramanzia: "Scriverò il mio obiettivo su un foglietto e lo consegnerò a Magnini così come feci a Montreal"

TRIESTE
E’ l’ultimo gioiello dei misti italiani. Argento ai Mondiali di Montreal e agli Europei in vasca olimpica e corta, primatista italiano dei 400 misti. Luca Marin, 20 anni il prossimo 9 aprile, si presenta agli Europei di Trieste con due gare in programma: 200 dorso e 400 misti. Le stesse che ha nuotato in Canada.
Allenato dall’albanese Gjon Shyti, tesserato per la Cooperativa Terranova, testimonial d’eccezione della Sicilia nel mondo, Marin è pronto alla prossima sfida: “Gareggiare in Italia è uno stimolo in più, non possiamo fallire”.
Come arriva il vicecampione del mondo a questo appuntamento? “Agli italiani stavo male ma nell’ultima settimana di lavoro mi sono ripreso e adesso sto molto meglio. Come riferimento prendo la gara di coppa del mondo a Sydney, nella quale sono andato abbastanza bene. Ho nuotato in 4’08” dopo una settimana di allenamento in vasca lunga e con dieci ore di fuso orario da assorbire”.
Preferisce non svelare il suo obiettivo. “Scusa, ma lo tengo per me. La sera prima dei 400 misti scriverò il risultato sul biglietto e lo darò a Pippo Magnini. Come ho fatto a Montreal”. 
E così come ai Mondiali romperà il ghiaccio con i 200 dorso. “Mi serviranno come piccolo test prima dei 400 misti. Mi aiuteranno ad entrare nel clima della competizione, capire come sto in acqua”.
Calendario a parte c’è anche un po’ di sana scaramanzia in tutto questo. Tutti gli atleti lo sono. Chi più chi meno. Marin ha lavorato molto e, anche se non lo dice, il suo obiettivo è quello di salire sul gradino più alto. Un campione di razza deve guardare sempre al massimo e “non solo guardare”…