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Olimpiadi di Londra Verso Italia-Croazia

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Domenica alle 16.50 la finalissima contro l'ex Rudic. Settebello cerca il quarto oro a vent'anni da Barcellona '92. Oggi doppia seduta. Il Cittì Campagna: "Sognavo questa finale, servirà un'altra impresa"

LONDRA
Sarà la quinta finale olimpica. Il Settebello, che affronterà la Croazia alle 15.50 locali di domenica, le 16.50 italiane, si avvia a proseguire quel lungo cammino che iniziò proprio a Londra 1948 quando gli azzurri trionfarono davanti a Re Giorgio VI con l'istrionico Cesare Rubini, le parate di Buonocore, le beduine di Ermenegildo Arena; la nazionale di pallanuoto, capitanata da Mauro Majoni, conquistò l'oro olimpico superando nel girone finale Belgio e Olanda. Nacque l'epopea del Settebello cui seguirono l'oro di Roma 1960, di Barcellona 1992, insieme all'argento di Montreal 1976 e ai bronzi di Helsinki 1952 e Atlanta 1996.
Oggi doppio allenamento per la Nazionale, nella piscina di riscaldamento della Waterpolo Arena. Al termine della prima seduta in acqua, in programma dalle 12 alle 13 locali, il cittì Sandro Campagna ha incontrato la stampa: "Sognavo la finale olimpica contro la Croazia di Ratko Rudic - afferma il Cittì olimpiconico a Barcellona 1992. Come sapete siamo molto amici; c'è rispetto reciproco, stima e profonda confidenza, ma questa volta saremo nemici. La Croazia dice di essere venuta qui per vincere l'oro; ma noi certamente non siamo venuti per conquistare l'argento. Se con l'Ungheria abbiamo disputato la partita perfetta e con la Serbia quella più che perfetta, con la Croazia servirà un'impresa, ma siamo preparati e non lasceremo nulla al caso. Viviamo due sentimenti contrapposti: da una parte gioia ed entusiasmo, dall'altra la compostezza che ci deve avvicinare alla finale. Dopo cena abbiamo subito analizzato la partita con la Serbia, al caffè stavamo lavorando per la Croazia. Abbiamo riposto in un cassetto le cose positive, e stiamo lavorando sui dettagli per le cose da migliorare, con lo stress e la giusta pressione che servono in questi momenti. La lunga preparazione verso le Olimpiadi è stata caratterizzata da infortuni che ci hanno costretto a provare nuovi movimenti che prevedono maggiori carichi di lavoro rispetto al passato. Il percorso è stato caratterizzato da nove sconfitte subite durante la stagione. Abbiamo recuperato due infortunati come Tempesti e Aicardi, inserendo Premus che si sta rivelando prezioso come centroboa, e Giacoppo. La prima fase del torneo eravamo un po' imballati, ma l'obiettivo era scaricare per l'8 agosto in vista dei quarti di finale. La sconfitta con la Croazia nel girone ci ha sorpreso perchè dopo aver raggiunto il 5-5 di metà gara, siamo tornati di nuovo sotto e abbiamo risposto individualmente invece che di squadra. Anche contro il Kazakhstan stavamo commettendo lo stesso errore. Siamo una squadra e non dobbiamo mai dimenticarlo, privilegiando il gioco collettivo a prescindere dall'avversario. La Croazia è molto solida, sono tutti al 100% e ha pochi punti deboli. Ma ce li ha, e noi dovremo esser bravi a trasformare la loro fiducia in incertezza con una pallanuoto intensa e di grande movimento. La Croazia è più solida di Serbia e Ungheria. Per la vittoria il pronostico è 50% a testa".
"Quando sono arrivato alla guida della nazionale, la squadra riceveva tante critiche. Dicevano che cnon c'erano talenti - continua Campagna -Sapevo che non era così e con l'aiuto del Presidente Barelli e dei club abbiamo individuato i giocatori giusti per esprimere un gioco diverso rispetto agli ultimi vent'anni. Inoltre abbiamo la possibilità di avere una casa a disposizione come il Centro federale di Ostia dotato di piscina coperta e scoperta, palestra, foresteria, a due passi dal mare e dal ristorante. Abbiamo formato uno staff di primissimo livello che cura tutti gli aspetti specifici, tra cui la preparazione tecnica, tattica, fisica, psicologica, di prevenzione e di analisi. Siamo una squadra completa sotto tutti i punti di vista. La sconfitta nel girone contro la Croazia è un ulteriore stimolo e mi ricorda il precedente agli europei di Budapest 2001, quando perdemmo 10-5 contro l'Ungheria per poi eliminarla davanti al loro pubblico per 8-7. Tutto si può ribaltare e stasera lo mostrerò ai ragazzi durante la riunione. Questa è una squadra meno talentuosa rispetto a quella olimpionica del 1992 dove avevamo 6 o 7 fuoriclasse. Però questa emoziona e si muove all'unisono quasi come un ingranaggio perfetto. A cavallo degli anni novanta, peraltro, non c'era la ex Jugoslavia, oggi divisa in tre superpotenze come Serbia, Croazia e Montenegro. Per batterli bisogna saper esprimere un gioco superlativo, un misto di tattica e velocità".
"Questa nazionale è ormai da un biennio traino di tutto il movimento pallanotistico - conclude Campagna - Tra i nostri futuri obiettivi c'è anche l'importante promozione e sviluppo del brand "Settebello" che è un marchio registrato. Un brand vincente, sinonimo di tradizione, presente e futuro e che aiuterà ancor di più ad avvicinare alla pallanuoto tutti gli appassionati sportivi in Italia".
Il Settebello  tornerà ad allenarsi questa sera alle 19 in attesa del grande giorno che chiuderà la XXX Olimpiade di Londra.
 
IL CAMMINO DELLE FINALISTE
 
Entrambe nel girone A: 1. Croazia 10, 2. Italia 7, 3. Spagna 6, 4. Australia 4, 5. Grecia 3, 6. Kazakistan 0. Girone B: 1. Serbia 9, 2. Montenegro 7, 3. Ungheria* 6, 4. Stati Uniti 6, 5. Romania 2, 6. Gran Bretagna 0. * per lo scontro diretto
 
Il cammino del Settebello
Girone A: Italia-Australia 8-5, Italia-Grecia 7-7, Italia-Croazia 6-11, Italia-Kazakistan 9-6, Italia-Spagna 10-7
Quarti di finale: Italia-Ungheria 11-9
Semifinale: Italia-Serbia 9-7
  
Il cammino della Croazia
Girone A: Croazia-Grecia 8-6, Croazia-Spagna 8-7, Croazia-Italia 11-6, Croazia-Australia 11-6, Croazia-Kazakistan 12-4
Quarti di finale: Croazia-Stati Uniti 8-2
Semifinale: Croazia-Montenegro 7-5
 
ITALIA-CROAZIA. PRECEDENTI OLIMPICI
Italia e Croazia si sono incontrate l'ultima volta lo scorso 2 agosto, nel corso del girone iniziale delle Olimpiadi. La squadra dell'ex cittì Rudic si è imposta per 11-6 contro un Settebello molto diverso da quello attuale. Al mondiale di Shanghai dello scorso anno successo degli azzurri per 9-8 in semifinale, partita che aprì le porte al terzo titolo iridato vinto in finale contro la Serbia. Ai Giochi la prima volta fu una doppia sfida ad Atlanta '96 con Rudic sulla panchina azzurra da campione olimpico in carica: il Settebello si impose 10-8 nel gruppo B, per poi perdere in semifinale cinque giorni dopo 7-6. Alla fine fu bronzo olimpico con in vasca l'airone azzurro Francesco Attolico e il mancino Amedeo Pomilio, oggi sulla panchina azzurra. Il terzo ed ultimo precedente olimpico risale a Pechino '08 quando i croati ci batterono 11-7 nella partita all'esordio. Alla fine fu nono posto mentre la Croazia giunse sesta. Allora come oggi in vasca capitan Tempesti, il vice Felugo ed il mancino Gallo.
   
CAMPAGNA, ATTOLICO, POMILIO E RUDIC: 10 ANNI INSIEME. A Ratko Rudic è legato il periodo più vincente della storia della Nazionale italiana di pallanuoto. Rudic da giocatore conquistò la medaglia d'argento alle Olimpiadi di Mosca con la Jugoslavia, nel 1980, per poi diventarne allenatore e vincere i titoli olimpici nel 1984 a Los Angeles e nel 1988 a Seul. Nel 1990 arrivò sulla panchina italiana che portò al grande slam coi successi ai Giochi di Barcellona 1992, ai Mondiali di Roma 1994 e agli Europei di Sheffield 1993 e Vienna 1995; seguirono le medaglie di bronzo alle Olimpiadi di Atlanta 1996 e agli Europei di Firenze 1999, fino all'eliminazione nei quarti di finale delle Olimpiadi di Sydney contro l'Ungheria, poi vincitrice di tre edizioni consecutive, che concluse la decade di successi della pallanuoto italiana. Terminata l'esperienza italiana, Rudic è stato ingaggiato dagli Stati Uniti che hanno raccolto i frutti del suo lavoro con l'argento olimpico conquistato a Pechino 2008. Intanto era tornato in Croazia, con cui ha conquistato l'oro e i bronzi iridati a Melbourne 2007, Roma 2009 e Shanghai 2011 e l'oro europeo a Zagabria 2010. Tra i pilastri della squadra che realizzò il grande slam vi erano il portiere Francesco Attolico, l'universale Alessandro Campagna e il mancino Amedeo Pomilio, attualmente team manager, allenatore e secondo della Nazionale. Allievi che ha reso grandi campioni e tecnici. Campagna, che ha giocato 409 partite con la Nazionale, è diventato il secondo di Ratko Rudic nella stagione 1996-97; tra il 1998 e il 2000 ha poi allenato la Nazionale juniores conquistando la medaglia d’oro ai Mondiali, l’argento e il bronzo agli Europei e l’argento alle Universiadi. Nel dicembre 2000 è stato promosso alla guida del Settebello con il quale nel 2001 ha vinto le medaglie d'argento agli Europei di Budapest e ai Giochi del Mediterraneo di Tunisi. Dal 2003 al 2008 è stato allenatore della Grecia con la quale ha conquisato la medaglia di bronzo ai Mondiali di Montreal 2005. Nominato Commissario Tecnico della Nazionale il 17 novembre 2008, Campagna ha portato il Settebello al bronzo ai Giochi del Mediterraneo di Pescara 2009, agli argenti degli Europei di Zagabria 2010 e della World League di Firenze 2011 e all'oro ai Mondiali di Shanghai 2011. La Nazionale ha chiuso al quarto posto i recenti campionati europei di Eindhoven e col bronzo la successiva World League vinta proprio dalla Croazia ad Almaty.
  
I PODI OLIMPICI DELLA PALLANUOTO MASCHILE
1900 Osborne (USA), Bruxelles (BEL), Paris (FRA)
1904 New York (USA), Chicago (USA), Missouri (USA)
1908 Gran Bretagna, Belgio, Svezia
1912 Gran Bretagna, Svezia, Belgio
1920 Gran Bretagna, Belgio, Svezia
1924 Francia, Belgio, Usa
1928 Germania, Ungheria, Francia
1932 Ungheria, Germania, Usa
1936 Ungheria, Germania, Belgio
1948 ITALIA, Ungheria, Olanda
1952 Ungheria, Jugoslavia, ITALIA
1956 Ungheria, Jugoslavia, Urss
1960 ITALIA, Urss, Ungheria
1964 Ungheria, Jugoslavia, Urss
1968 Jugoslavia, Urss, Ungheria
1972 Urss, Ungheria, Usa
1976 Ungheria, ITALIA, Olanda
1980 Urss, Jugoslavia, Ungheria
1984 Jugoslavia, Usa, Germania Ovest
1988 Jugoslavia, Usa, Urss
1992 ITALIA, Spagna, CSI
1996 Spagna, Croazia, ITALIA
2000 Ungheria, Russia, Jugoslavia 
2004 Ungheria, Serbia e Montenegro, Russia
2008 Ungheria, Usa, Serbia
     
FORMAZIONI ITALIANE MEDAGLIATE
  
ORI (3)
  
- Londra 1948: P. Buonocore, Bulgarelli, Rubini, Ognio, Pandolfini, Ghira, Arena, Majoni, Pandolfini, Toribolo, Fabiano. All. Valle.
     
- Roma 1960: Rossi, D'Altrui, Pizzo, Lonzi, Bardi, Lavoratori, Parmegiani, Ambron, Gionta, Guerrini, L. Mannelli, Spinelli. All. Zolomy.
      
- Barcellona 1992: Attolico, D'Altrui, Bovo, G. Porzio, Campagna, Caldarella, Fiorillo, F. Porzio, Pomilio, Gandolfi, Ferretti, Silipo, Averaimo. All. Rudic.
     
ARGENTI (1)
    
- Montreal 1976: Alberani, Simeoni, Baracchini, S. Marsili, Del Duca, G. De Magistris, S. Ghibellini, Panerai, Castagnola, E. D'Angelo, R. De Magistris. All. Lonzi.
     
BRONZI (2)
    
- Helsinki 1952: Gambino, Polito, Rubini, Ognio, M. Mannelli, De Sanzuane, Arena, Peretti, Trajola, Gionta, Ceccarini. All. Majoni.
     
- Atlanta 1996: Attolico, Gerini, Postiglione, Bovo, Bencivenga, A. Calcaterra, R. Calcaterra, Giustolisi, Angelini, Pomilio, Sottani, Silipo, A. Ghibellini. All. Rudic.
 
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