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Meeting arbitrale Report da Ostia

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Presenti circa 60 tra arbitri e delegati presso il Polo Natatorio di Ostia. Premiato Paggi, che lascia la veste di delegato per collaborare alla formazione. Direttiva imprescindibile: l'unifornità di giudizio

ROMA
Grande interesse e partecipazione al Polo Natatorio di Ostia per il clinic degli arbitri di pallanuoto, svoltosi sabato e domenica scorsi. Al convegno, organizzato per tracciare un bilancio della stagione appena conclusa e definire le linee guida della prossima, hanno partecipato circa 60 tra arbitri e delegati.
Il Presidente del Gruppo Ufficiali di Gara, Roberto Petronilli, dopo aver presentato i neo promossi direttori di gara da fascia B a fascia A, ha premiato Ernani Paggi, che ha raggiunto l'età massima per svolgere la funzione di delegato, 70 anni. A Paggi è stata richiesta collaborazione soprattutto nel settore della formazione.
Nel corso della due giorni sono intervenuti, oltre al Presidente del G.U.G. Petronilli, il Presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli, il Vice Presidente Lorenzo Ravina, il Segretario Generale Antonello Panza, il Consigliere Federale Gianfranco De Ferrari, il Giudice Unico Andrea Pascerini, il Settorista Mario Maggio, il Commissario Tecnico della Nazionale maschile Alessandro Campagna e il Commissario Tecnico della Nazionale femminile Roberto Fiori, i designatori di A1 Enrico Zerbini e A2 Filippo Rotunno.
Tra gli argomenti discussi ha trovato ampio riscontro la severità da applicare in caso di gioco violento e nei riguardi delle proteste di giocatori, allenatori e dirigenti (come già avviene in ambito internazionale).
Hanno riscontrato grande interesse anche gli interventi dei due Commissari Tecnici. Alessandro Campagna si è soffermato su alcuni rilievi statistici relativi alle due principali manifestazioni dello scorso anno: la Final Four di Eurolega e gli Europei di Zagabria. Inoltre ha sottolineato l'importanza dell'uniformità di giudizio nel corso di partite singole e tornei e lo spirito di squadra della classe arbitrale, fonte di arricchimento tecnico e collettivo.
Roberto Fiori ha sottolineato le differenze relative alla pallanuoto femminile e, con l'ausilio dei filmati realizzati da Giovanni Zaccaria, ha evidenziato le difficoltà che hanno caratterizzato il cammino della Nazionale a Zagabria: troppi falli in ripartenza, nella marcatura del centro e troppe mani aggrappate ai costumi delle avversarie.
Da parte di tutti c'è stata grande disponibilità, partecipazione e comunione d'intenti: ingredienti fondamentali affinché il metro di giudizio nei campionati italiani sia sempre più vicino a quello delle partite internazionali.
 
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